UN teams to assess migrant treatment in Austria, Italy


GENEVA (AP) — The new U.N. human rights chief, Michelle Bachelet, on Monday announced plans to send teams to Italy and Austria to examine the treatment of migrants, drawing a quick retort from Vienna and Rome after her first big appearance in the job.

Both governments take a hard line on migration. The rebuttals from two key Europe Union states — Austria now holds the rotating EU presidency — suggested Bachelet is already ruffling governmental feathers after becoming High Commissioner for Human Rights on Sept. 1.

A former Chilean president who was once a political detainee herself, Bachelet said that “prioritizing the return of migrants from Europe, without ensuring that key international human rights obligations are upheld, cannot be considered a protection response.”

Bachelet said her office expects to dispatch a team to Austria to “assess recent developments in this area,” and also send staff to Italy to “assess the reported sharp increase in acts of violence and racism against migrants, persons of African descent and Roma.”


She didn’t say when either team would travel, or give other details in a written statement to the U.N. Human Rights Council,posted on her office’s website , in which she also called on the European Union to set up a dedicated search and rescue operation for people crossing the Mediterranean Sea. She didn’t mention sending teams to Austria and Italy in shorter oral remarks to the council in Geneva.

On Facebook, Italian Foreign Minister Matteo Salvini insisted that his country has been largely forced to manage an influx of refugees and migrants to Europe on its own and suggested — like Austria’s leader — that the United Nations should focus its attention elsewhere.

“Before carrying out checks on Italy, the U.N. should investigate its own member states that ignore basic rights such as freedom and parity between men and women,” he wrote.

“Italy in the last years has accepted 700,000 immigrants, many of them clandestine, and has never received the collaboration of other European countries,” he added. “We therefore do not accept lessons from anyone, let alone from the U.N.”

Austrian Chancellor Sebastian Kurz said that he welcomed Bachelet’s announcement as offering an “opportunity to rectify prejudices and deliberate false information about Austria,” the Austria Press Agency reported.

Kurz said in a statement that “living conditions for migrants” in Austria are among the best in the world and added that Austria had taken in some of the highest numbers of migrants per capita in Europe.

“We hope that, after this examination, the U.N. will again have time and resources to dedicate to those countries where torture and the death penalty are on the agenda and the freedom of opinion, the press, assembly and religion are trampled on,” Kurz said.

The conservative leader added that the check was ordered by a “former socialist politician and member of the Socialist International.” Bachelet served two terms as Chile’s president, the last of which ended earlier this year.
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Geir Moulson reported from Berlin. Colleen Barry contributed from Milan.

https://apnews.com/1031a8bce7a54c57912d42ded0f2626b

Antinatalista e filo massonica. In Vaticano è Bachelet mania



Dopo il sì all’aborto, la presidente del Cile Bachelet punta sul matrimonio same sex. Con gli appoggi di Onu e Massoneria, che l’ha premiata, ricevendo in cambio una condivisione di intenti derivante dal padre e dal nonno, entrambi “grembiulini”. Ma il sostegno non si ferma qui: a novembre è attesa in Vaticano, dove parlerà di clima nel convegno “antinatalista” promosso dal vescovo Sorondo.

di Andrea Zambrano (08-09-2017)

Dopo aver incassato il via libera della Corte costituzione alla liberalizzazione in tre casi dell’aborto, la “presidenta” cilena Michelle Bachelet prosegue inarrestabile con l’agenda dei desideri trasformati in diritti. Ai piedi della Ande tocca ora al matrimoniosame sex e l’adozione di bambini tramite la pratica dell’utero in affitto da parte di omosessuali. E perché nessuno abbia dubbi che questa è una delle tappe dell’agenda di governo, la Bachelet ha preceduto la firma del progetto di legge da una pomposa cerimonia nel palazzo presidenziale della Moneda.

Il progetto abbracciato dalla “presidenta” è quello del Movimento per l’integrazione e la liberazione omosessuale che aveva sollecitato la nuova legge dopo il rifiuto del Registro civile di trascrivere un’unione gay. Altrettanto pompose le sue parole: “Per l’uguaglianza piena nel riconoscimento dell’amore umano, dobbiamo fare un passo ulteriore. Per questo firmiamo questo atto storico”.

Niente di nuovo sotto al sole, verrebbe da dire. Se non che in Cile non si va tanto per il sottile circa la definizione. Il codice civile viene modificato alla voce matrimonio: laddove vi era scritto che è tra un uomo e una donna, nel nuovo testo si scriverà che è fra due persone. Fine della discussione.

E’ un passo obbligato dato che dal 2001 l’80% dei fondi ricevuti dalle lobby lgbt cilene provengono dal governo cileno su impulso proprio della Bachelet che in diverse forme ha finanziato le associazioni di promozione della causa gay.


Dopo le nozze gay con conseguente adozione, toccherà alla legge di identità di genere. Si tratta di iniziative che sono coerenti con l’agenda del nuovo ordine mondiale per lanciare l’agenzia femminsita delle Nazioni Unite, organismo di cui la Bachelet è strenua difensora avendo fatto parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, come consulente. Ma secondo molti commentatori la “presidenta” cilena paga anche un altro tributo, quello alla Massoneria. Nel marzo 2016 la Gran Loggia femminile del Cile aveva consegnato alla Bachelet la medaglia al merito (nella foto a lato) con questa motivazione: “Lei gode del riconoscimento di migliaia di donne massone che lavorano e lottano per il progresso della nostra nazione. Il suo contributo come leader all’avanguardia è innegabile per progredire”.

Ma in che modo la Massoneria è fiorita grazie alla Bachelet? Perché la Bachelet è inserita nel medesimo movimento che ha visto fiorire la massoneria cilena. Insomma, anche se non si parla di lei come di iscritta alle logge, la Bachelet è proprio la donna giusta al posto giusto per l’agenda della Massoneria, che comprende, come noto tra le altre cose, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’aborto più altre derive antropologiche che ormai conosciamo molto bene.

Infatti alla Bachelet è stato ricordato che lei stessa proviene da una culla massonica, e lo hanno fatto citando il padre Alberto Bachelet (ucciso dal regime di Pinochet). Onorata, lei ha ricambiato tanta gentilezza ricordando i trascorsi massonici del nonno e de padre e concludendo: “Conosco i simboli che in questa casa significano tanto. Simboli a me molto cari”. Insomma, neanche Didone rimembrando l’antica fiamma dell’ardore causato dall’inaspettato riaccendersi della passione per il prode Enea.

Ma non è solo una questione di mozione degli affetti. Nel corso della consegna della medaglia la Bachelet ha rivendicato la legalizzazione dell’aborto come un diritto richiesto proprio dalle logge. E nel concludere con un sonoro: “Contate sempre su di me”, ha mostrato la linea tracciata e i saldato i debiti di riconoscenza.


Tutto questo accade in Cile e in fondo potrebbe essere uno dei tanti casi di governo influenzato dalle potenti lobby del nuovo ordine mondiale. Ma la Bachelet ha una particolarità. Il prestigio di cui gode come capo di Stato progressista è guardato con molta stima anche in Vaticano. Lo dimostra il fatto che tra tutti i leader mondiali che si potevano invitare a parlare di clima e cambiamenti climatici, la Pontificia Accademia delle Scienze ha pensato di chiamare proprio lei. Sulla base di quali meriti e competenze?Questo andrebbe chiedere al plenipotenziario dell’Accademia, il vescovo argentino Marcelo Sanchez Sorondo (nella foto a lato), il quale in qualità di cancelliere dell’organismo della Santa Sede ha organizzato il secondo convegno sul tema.

Come noto a parlare ci sarà anche Jeffrey Sachs direttore dell’Earth Institute alla Columbia University e già capo economista all’ONU. Sachs è un convinto sostenitore della teoria della sovrappopolazione e ha abbracciato la causa del riscaldamento globale per giustificare politiche, anche coercitive, di controllo delle nascite, che includono ovviamente anche l’aborto. Con lui anche altri sostenitori del controllo delle nascite, che sarà un po’ il convitato di pietra della Conferenza rivolta al clima: se ne parlerà, ma sempre con un linguaggio mai aperto, che possa permettere opportune vie di fuga.

Però a suggellare l’imprinting di stampo neo malthusiano della tre giorni, ci sarà appunto anche la Bachelet, invitata a parlare delle politiche messe in campo dal governo cileno per debellare il cambiamento climatico. Ovviamente non parlerà di aborto né di matrimonio omosessuale, ma nelle sue parole non sarà difficile intravedersi una naturale consecutio: la pressione della popolazione sul pianeta è insostenibile, ergo bisognerà intervenire in un qualche modo. E il modo è quello del controllo delle nascite, che lei appunto ha sdognato nel suo Paese.

Che cosa c’entri la Bachelet con una proposta cattolica sulle problematiche della popolazione, lo sviluppo, l’inquinamento e il clima, è cosa che Sorondo non ha ancora spiegato. Così come non è stato spiegato perché in Vaticano salirà in cattedra un esponente politico che si sta manifestamente distinguendo per attuare le politiche antinataliste e antifamiglia che caratterizzano da tempo l’Agenzia dell’Onu, di cui la Bachelet è appunto stretta referente per il suo Paese. Sempre l’Onu e la sua agenda contro l’antropologia umana sembra essere il comune denominatore che unisce la Bachelet a Sorondo. Quest’ultimo, recentemente, aveva detto che «stiamo vivendo un momento magico perché per la prima volta, il discorso della Chiesa e il discorso del mondo rappresentato dalle Nazioni Unite vanno insieme».

(fonte: lanuovabq.it)

https://anticattocomunismo.wordpress.com/2017/09/08/antinatalista-e-filo-massonica-in-vaticano-e-bachelet-mania/

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